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Ferite chirurgiche e cicatrici

cos'è una cicatrice

Un trauma cutaneo come una ferita chirurgica, un’abrasione, un’ustione o un taglio, determina una lesione che danneggia la pelle.

Queste lesioni possono esitare in cicatrici che rappresentano il risultato finale del processo di guarigione e sono formate da tessuto fibroso che chiude l’epidermide danneggiata.

Come cicatrizzano le ferite?

La cicatrizzazione di una lesione è un processo naturale che procede per fasi sequenziali e il suo decorso dipende da diversi fattori come la tipologia e l’ubicazione della lesione, l’età, lo stile di vita e le modalità di trattamento.

In una prima fase, che avviene immediatamente dopo la lesione, si forma un coagulo grazie all’azione delle piastrine del sangue e a seguire una crosta. Durante questa fase vengono messi in atto dei meccanismi in grado di contrastare il processo infiammatorio, in questo modo l’organismo si difende dalla possibilità di ingresso nella ferita di microrganismi infettanti, rimuove il tessuto danneggiato, ripulisce la ferita e richiama le cellule deputate ai processi riparativi.

Segue quindi una fase proliferativa, durante la quale, l’azione di cellule specifiche permette di ripristinare i vasi sanguigni che sono stati danneggiati e di creare nuovo tessuto grazie alla deposizione di collagene e acido ialuronico. In questa fase avviene una contrazione della ferita utile a velocizzare il processo di guarigione e allo stesso tempo agiscono le cellule (cheratinociti) che si occupano della riepitelizzazione.

La fase conclusiva del processo di cicatrizzazione è il rimodellamento, che può durare anche diversi mesi, necessario a ripristinare l’architettura del tessuto.

I diversi tipi di cicatrice

La cicatrice è ciò che rimane dopo il processo di riparazione di una lesione.

Ci sono diversi tipi di cicatrici:

  • Cheloidi: sono cicatrici molto visibili dovute ad un’eccessiva attività dei fibroblasti che producono tessuto cicatriziale in eccesso. Solitamente si estendono oltre i margini della ferita iniziale, hanno una superficie liscia, glabra, traslucida e dura al tatto. I cheloidi, soprattutto in una fase iniziale, possono causare prurito e dolore al tatto.
  • Cicatrici ipertrofiche: come i cheloidi sono molto visibili e causate da una sovrapproduzione di tessuto cicatriziale. La cicatrice ipertrofica appare rilevata e solitamente rimane entro i bordi della ferita originale, può anch’essa dare prurito
  • Cicatrici atrofiche: sono inestetismi della pelle in cui appare avvallata, sono solitamente causate da una produzione insufficiente di tessuto cicatriziale. Le cicatrici atrofiche sono caratteristiche degli esiti di acne o della varicella.
  • Cicatrici normali: si presentano piane, lisce e di colore più chiaro rispetto al tessuto circostante. 

Come trattare le ferite e le cicatrici

Qualsiasi tipo di lesione cutanea, quindi ferite chirurgiche, abrasioni, ustioni, tagli, va tenuta perfettamente pulita per evitare che si infetti.

Durante la fase di cicatrizzazione è possibile usare prodotti che aiutino il processo rigenerativo tissutale ottimizzando il processo di guarigione. Utilizza detergenti e prodotti ipoallergenici che contengano ingredienti lenitivi e riparatori in grado di promuovere l’assorbimento di ossigeno nei tessuti favorendo la regolarità del tessuto connettivo cicatriziale. Puoi utilizzare anche prodotti che prevengano la formazione di discromie cutanee, derivate, ad esempio, dagli esiti cicatriziali dell’acne.

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