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Pelle lesa e danneggiata

Le caratteristiche della pelle lesa e danneggiata

Una delle funzioni principali della pelle è quella di protezione nei confronti degli agenti esterni, ciò sta a significare che la pelle è l’organo più esposto all’azione di questi agenti nocivi che quindi possono causare lesioni e danni alla pelle.

La pelle lesa e danneggiata può presentare una serie di caratteristiche che stanno ad indicare una compromissione della sua salute e integrità. 

Una pelle lesa e danneggiata solitamente è interessata da:

  • Irritazione: si manifesta attraverso arrossamento, prurito e bruciore. L’irritazione può essere causata da una varietà di fattori, tra cui l’esposizione a sostanze chimiche aggressive o l’utilizzo di prodotti inappropriati per la cura della pelle.
  • Arrossamento: può essere un segno di infiammazione e indicare la presenza di danni alla pelle. Può essere causato da un trauma fisico, come graffi o abrasioni, o dall’esposizione a agenti irritanti.
  • Lesioni: la pelle danneggiata può presentare lesioni visibili come tagli, escoriazioni, vesciche o ulcere. Queste lesioni possono essere causate da eventi ed agenti anche molto diversi tra loro.

Cute lesa e danneggiata, le malattie dermatologiche professionali

Le malattie dermatologiche professionali costituiscono circa il 40% delle malattie correlate al lavoro e molto spesso sono causa di lesioni più o meno gravi alla pelle, le più frequenti sono:

  • Dermatite da contatto: è una reazione infiammatoria della pelle causata dall’esposizione a sostanze irritanti o allergeni presenti nell’ambiente di lavoro. Queste sostanze possono includere prodotti chimici, come solventi, detergenti, oli e metalli. La pelle può manifestare sintomi come arrossamento, prurito, vesciche o desquamazione
  • Eczema professionale: è una forma di dermatite che si sviluppa a causa dell’esposizione cronica a irritanti o allergeni specifici a cui si è esposti in seguito alla propria attività lavorativa. Questa condizione può essere causata da sostanze come metalli, polveri, coloranti, lubrificanti e agenti chimici utilizzati in vari settori industriali. L’eczema professionale può causare arrossamento, prurito, gonfiore, formazione di croste e vesciche.
  • Acne occupazionale: può verificarsi a seguito dell’esposizione a determinati agenti irritanti o occlusivi. Sostanze come oli minerali, idrocarburi policiclici aromatici (IPA) e detergenti possono ostruire i pori della pelle, causando la formazione di comedoni, pustole e lesioni infiammatorie.

I danni da terapia

Anche alcune terapie possono influire sulla salute della pelle, in modo particolare la radioterapia e la chemioterapia possono causare danni cutanei anche importanti.

  • Chemioterapia: sebbene vitale per il trattamento del cancro, può causare danni alla pelle. Alcuni farmaci chemioterapici possono provocare reazioni cutanee come eritema, secchezza, desquamazione, prurito e sensibilità cutanea. Inoltre, la chemioterapia può influire sulla capacità rigenerativa della pelle, rendendola più suscettibile a lesioni e infezioni.
  • Radioterapia: l’irradiazione dei tessuti può danneggiare le cellule della pelle. Le manifestazioni principali includono eritema, secchezza cutanea, prurito, desquamazione, ulcerazioni e persino bruciature. La gravità dei danni cutanei dipende dalla dose di radiazioni e dall’area trattata.

Altre condizioni che danneggiano la cute

Oltre alle cause già citate, possono esserci altre situazioni in cui la pelle appare lesa e danneggiata:

  • Dermatiti da pannolino: sono comuni nei neonati e nei bambini. Questa condizione si manifesta come eritema, irritazione e infiammazione nella zona del pannolino. La presenza di umidità e di agenti irritanti può danneggiare la pelle delicata del bambino. È importante cambiare frequentemente i pannolini, pulire accuratamente l’area e applicare creme o unguenti protettivi per ridurre l’irritazione e promuovere la guarigione.
  • Piaghe da decubito: anche conosciute come ulcere da pressione o piaghe da letto, si sviluppano quando un’area specifica del corpo viene soggetta a pressione costante o prolungata. Questo può accadere quando una persona rimane immobile per lunghi periodi di tempo, come nel caso di pazienti o anziani che sono costretti a letto o in carrozzina. La pressione continua sulle parti del corpo come talloni, gomiti, dorso o natiche può ridurre il flusso sanguigno locale, causando danni ai tessuti sottostanti e alla pelle. È essenziale ridurre la pressione, mantenere una corretta igiene cutanea e adottare misure preventive per evitare il rischio di piaghe da decubito.
  • Altre condizioni come ferite chirurgiche, abrasioni, tagli, ustioni, ragadi.

La cura della pelle lesa e danneggiata

Quando la pelle è lesa e danneggiata, è fondamentale utilizzare prodotti cosmetici appositamente formulati per favorire la guarigione e ripristinare l’integrità cutanea.

Utilizza detergenti delicati e non aggressivi, con agenti disinfettanti, indicati anche per lavaggi frequenti.

Puoi utilizzare creme con effetto barriera, formulazioni che creano uno strato protettivo sulla pelle, fornendo una barriera fisica contro irritanti, umidità e altri agenti esterni dannosi. Queste creme sono particolarmente utili per proteggere la pelle danneggiata da ulteriori danni e consentire la guarigione.

Anche i trattamenti riparatori possono essere molto utili per ripristinare la salute della pelle danneggiata, queste formulazioni contengono ingredienti e principi attivi mirati a riparare e rigenerare la pelle lesa. Questi prodotti spesso contengono ingredienti come, ad esempio, acido ialuronico e ceramidi che promuovono la sintesi del collagene, idratano la pelle, stimolano la guarigione e ripristinano l’integrità della barriera cutanea o come l’ossido di zinco, che grazie alle sue proprietà antinfiammatorie, antisettiche e lenitive può aiutare a ridurre il rossore, l’irritazione e il prurito.

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